A Natale siamo tutti più buoni.
Evviva.
Io invece, oltre che più buona, voglio
essere più sincera: in questa settimana, alla faccia del tempo
libero delle feste e del periodo di relax, non ho letto neanche una
pagina. Forse neanche una riga, per rimanere fedeli alla questione
della sincerità.
Ho trascorso le mie ore spiaggiata sul
divano, guardando un film dopo l'altro (sia maledetto il nuovo
decoder mySky XD) o scorrendo il feed di Facebook presa
dall'improvvisa necessità di farmi gli affari altrui (a volte sono
una stalker, lo ammetto).
Domenica sera, mentre sceglievo
l'ennesimo film da vedere, mi si è manifestata la triste verità.
Era domenica, e non avevo ancora letto niente. Pur nel remoto caso di
trovare in casa un libro non ancora letto (ma a Natale non si
regalano più i libri?), era improbabile che riuscissi a finirlo nel
corso della notte. Ormai rassegnata ho premuto play, e il film è
iniziato.
Prima di dormire, però, ho iniziato ad
arrovellarmi. Mi giravo e rigiravo tra le lenzuola in preda ai sensi
di colpa. E poi la seconda lampadina.
Questo è l'ultimo post del 2014, e
nonostante questo blog sia chiaramente troppo giovane per tirare le
somme o mettersi a fare propositi per l'anno nuovo, il momento mi
sembra più che adatto per stilare una lista di consigli di lettura.
L'idea iniziale era quella di scrivere un post ispirato alla miriade
di articoli che imperversano in rete in questi giorni, del tipo "le
canzoni più ascoltate", "le serie più scaricate"....
Ma il mio già menzionato attacco di sincerità mi costringe di
ammettere che non sono assolutamente in grado di ricordare quali
libri io abbia letto quest'anno (prima di quelli menzionati qui,
ovvio XD), ragion per cui il mio ultimo post dell'anno conterrà
consigli più generici.
Mi capita piuttosto spesso che i miei
amici mi chiedano consiglio su che libri comprare o regalare. La
domanda mi lancia sempre nel panico, perchè ci sono una serie di
dettagli da valutare e di variabili potenzialmente impazziteda
considerare. La mia recente esperienza mi conferma comunque che
sarebbe preferibile evitare di regalare libri che non abbiamo mai
letto, perchè in quel caso le variabili aumenteranno la probabilità
di impazzire!
Ma veniamo a noi. Non so ancora che
metodo seguire, ma preferirei evitare di fare un semplice elenco,
quindi cercherò di rendere i miei
consigli il più discorsivi possibile.
Parto dai libri della mia infanzia, per
entrare nel mood. Il Signore degli Anelli, che
ho iniziato a dieci anni e non ho più abbandonato. Se non lo avete
mai letto, trovate l'occasione (e il tempo) per farlo. Con la
consapevolezza che al fantasy, e soprattutto a questo monumento del
fantasy, ci si deve accostare con la mente aperta di un bambino di
dieci anni, lasciandosi trasportare nella Terra di Mezzo. L'altro
libro dell'infanzia (e come potrebbe essere altrimenti?) è la saga
di Harry Potter. Sono
tra quei tanti fortunati che hanno avuto l'opportunità di crescere
insieme ai protagonisti dei romanzi della Rowling, quindi non so che
impressione si possa avere leggendoli tutti insieme. Quel che è
certo è che per me le avventure di Harry, Ron e Hermione sono una
parte di infanzia, e non potevano non essere menzionati in questo
post.
Facendo un salto in avanti nel tempo,
arriviamo ai libri di un autore che mi ha colpito così tanto da
rendermi estremamente ripetitiva. Non c'è persona che mi abbia
chiesto aiuto al quale io non abbia parlato de Le lacrime di
Nietzsche
di Irvin Yalom. E visto che ne ho già parlato abbastanza, non mi
dilungherò in ulteriori descrizioni. Yalom, però, è autore di
altri romanzi altrettanto interessanti. Consiglio La
cura Schopenhauer in
particolare agli appassionati di psicanalisi, mentre Il
problema Spinoza è
un romanzo straordinario, tutto da scoprire.
Il 2014 è stato anche l'anno di Alice
Munro. Sono arrivata in ritardo, perchè la Munro ha vinto il premio
Nobel per la letteratura nel 2013, ma poco male. C'è tutto il tempo
di recuperare. La scrittrice canadese è autrice soprattutto di
raccolte di racconti, ma la prima cosa che ho letto è stata il suo
romanzo Chi ti credi di essere?.
Da lì, il passo fino all'acquisto della raccolta di racconti Troppa
felicità è stato breve. Lo
dico apertamente: non sono una grande amante dei racconti. O forse il
mio amore era soltanto in letargo, pronto ad essere risvegliato dalla
penna di un'artista straordinaria come la Munro.
Leggendo i racconti della Munro, non
saprei spiegare bene il perchè, mi tornava in mente un altro autore,
scoperto l'anno precedente, le cui pagine mi avevan affascinata:
Geoffrey Eugenides. Avete presente i libri che si iniziano a leggere
con qualche perplessità, ma dai quali poi non ci si riesce a
staccare? La trama del matrimonio è
un po' così, nonostante la sua lunghezza l'ho letto tutto d'un
fiato, e prima che me ne rendessi conto ero tornata in libreria e
stavo comprando un altro libro di Eugenides, Middlesex.
Middlsex è una storia incredibile, un po' saga familiare un po'
romanzo di formazione che fa ridere, piangere e alla fine lascia
stupefatti.
Ho già parlato anche di questo, ma
devo ripetermi ancora una volta e dire che la scoperta dell'estate
per me è stata Diario di un corpo di
Pennac. Non c'era pagina che voltassi senza ripetermi "che
bell'idea, proprio una bella idea". Quindi non vi dico altro,
per non rovinarvi l'eventuale sorpresa.
Capitolo autori italiani. La scoperta
di Elena Ferrante è stato un momento importante dell'anno, anche se
essendo ferma al primo capitolo della saga probabilmente non posso
esprimere un giudizio definitivo. Comunque non vedo l'ora di comprare
i prossimi volumi, quindi ne sentirete parlare presto! Quanto ad
altri italiani, quest'estate ho letto Le luci nelle case degli
altri di Chiara Gamberale.
Anche in questo caso, l'idea era molto carina e il libro mi è
piaciuto, anche se in alcuni rari casi avrei cambiato qualcosa. Di
certo comprerò gli altri libri della Gamberale, nonostante abbia
recentemente scritto un'opera a quattro mani con Massimo Gramellini,
dalla quale mi terrò debitamente alla larga (e vi prego, evitate i
libri di Gramellini!).
Mi
sono già dilungata troppo quindi cerco di essere più breve. Se vi
piace la letteratura americana o volete leggere un bel libro
proveniente dall'altra parte del mondo, ho un paio di proposte.
Philip Roth,che qualche anno fa è stato premio Pulitzer per
Pastorale Americana e
che con cadenza quasi annuale sforna un romanzo degno di nota. Oppure
Paul Auster, se siete amanti di New York e vi interessano le
sperimentazioni letterarie non potete perdervi la sua Trilogia
di New York.
Capitolo classici, e tra un po' smetto.
Non so perchè pensando ai classici in questa mattina di gelo mi sono
venute in mente due cose, comunque le condivido.
Se vi sentite vendicativi e avete un
po' di tempo a disposizione, invece di mangiarvi le mani e rimuginare
cercate in casa una copia del Conte di Montecristo
e fatevi venire qualche buona idea con una delle storie di vendetta e
avventura più famose della storia. Se invece siete in mood
filosofico e volete riflettere sull'umanità chiedete a Milan Kundera
(a scelta tra L'insostenibile leggerezza dell'essere,
Lo scherzo e Il
valzer degli addii) e sarete
accontentati.
Chiudo con una certezza che mi guida
nei rari momenti in cui non so cosa comprare. E quindi vi parlo non
di un autore, nè di un libro in particolare, ma di una casa
editrice: la Neri Pozza.
Neri
Pozza pubblica i più bei romanzi storici e le più appassionanti
storie al femminile che io abbia mai letto. E quando dico storie al
femminile non penso a pizzi, merletti e sospiri d'amore. Tutt'altro.
Le donne di Neri Pozza sono pioniere della scienza come in Strane
Creature di Tracy Chevalier o
grandi artiste come in La passione di Artemisia
di Susan Vreeland.
Potrei
proseguire, ma forse è il caso di fermarsi qui, per evitare che
questo post diventi un libro a sè. Quindi non mi resta che augurare
a tutti buon anno, e darvi appuntamento alla prossima settimana!