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martedì 30 dicembre 2014

Un anno di libri

A Natale siamo tutti più buoni. Evviva.
Io invece, oltre che più buona, voglio essere più sincera: in questa settimana, alla faccia del tempo libero delle feste e del periodo di relax, non ho letto neanche una pagina. Forse neanche una riga, per rimanere fedeli alla questione della sincerità.
Ho trascorso le mie ore spiaggiata sul divano, guardando un film dopo l'altro (sia maledetto il nuovo decoder mySky XD) o scorrendo il feed di Facebook presa dall'improvvisa necessità di farmi gli affari altrui (a volte sono una stalker, lo ammetto).
Domenica sera, mentre sceglievo l'ennesimo film da vedere, mi si è manifestata la triste verità. Era domenica, e non avevo ancora letto niente. Pur nel remoto caso di trovare in casa un libro non ancora letto (ma a Natale non si regalano più i libri?), era improbabile che riuscissi a finirlo nel corso della notte. Ormai rassegnata ho premuto play, e il film è iniziato.
Prima di dormire, però, ho iniziato ad arrovellarmi. Mi giravo e rigiravo tra le lenzuola in preda ai sensi di colpa. E poi la seconda lampadina.
Questo è l'ultimo post del 2014, e nonostante questo blog sia chiaramente troppo giovane per tirare le somme o mettersi a fare propositi per l'anno nuovo, il momento mi sembra più che adatto per stilare una lista di consigli di lettura. L'idea iniziale era quella di scrivere un post ispirato alla miriade di articoli che imperversano in rete in questi giorni, del tipo "le canzoni più ascoltate", "le serie più scaricate".... Ma il mio già menzionato attacco di sincerità mi costringe di ammettere che non sono assolutamente in grado di ricordare quali libri io abbia letto quest'anno (prima di quelli menzionati qui, ovvio XD), ragion per cui il mio ultimo post dell'anno conterrà consigli più generici.

Mi capita piuttosto spesso che i miei amici mi chiedano consiglio su che libri comprare o regalare. La domanda mi lancia sempre nel panico, perchè ci sono una serie di dettagli da valutare e di variabili potenzialmente impazziteda considerare. La mia recente esperienza mi conferma comunque che sarebbe preferibile evitare di regalare libri che non abbiamo mai letto, perchè in quel caso le variabili aumenteranno la probabilità di impazzire!
Ma veniamo a noi. Non so ancora che metodo seguire, ma preferirei evitare di fare un semplice elenco, quindi cercherò di rendere i miei consigli il più discorsivi possibile.

Parto dai libri della mia infanzia, per entrare nel mood. Il Signore degli Anelli, che ho iniziato a dieci anni e non ho più abbandonato. Se non lo avete mai letto, trovate l'occasione (e il tempo) per farlo. Con la consapevolezza che al fantasy, e soprattutto a questo monumento del fantasy, ci si deve accostare con la mente aperta di un bambino di dieci anni, lasciandosi trasportare nella Terra di Mezzo. L'altro libro dell'infanzia (e come potrebbe essere altrimenti?) è la saga di Harry Potter. Sono tra quei tanti fortunati che hanno avuto l'opportunità di crescere insieme ai protagonisti dei romanzi della Rowling, quindi non so che impressione si possa avere leggendoli tutti insieme. Quel che è certo è che per me le avventure di Harry, Ron e Hermione sono una parte di infanzia, e non potevano non essere menzionati in questo post.

Facendo un salto in avanti nel tempo, arriviamo ai libri di un autore che mi ha colpito così tanto da rendermi estremamente ripetitiva. Non c'è persona che mi abbia chiesto aiuto al quale io non abbia parlato de Le lacrime di Nietzsche di Irvin Yalom. E visto che ne ho già parlato abbastanza, non mi dilungherò in ulteriori descrizioni. Yalom, però, è autore di altri romanzi altrettanto interessanti. Consiglio La cura Schopenhauer in particolare agli appassionati di psicanalisi, mentre Il problema Spinoza è un romanzo straordinario, tutto da scoprire.

Il 2014 è stato anche l'anno di Alice Munro. Sono arrivata in ritardo, perchè la Munro ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 2013, ma poco male. C'è tutto il tempo di recuperare. La scrittrice canadese è autrice soprattutto di raccolte di racconti, ma la prima cosa che ho letto è stata il suo romanzo Chi ti credi di essere?. Da lì, il passo fino all'acquisto della raccolta di racconti Troppa felicità è stato breve. Lo dico apertamente: non sono una grande amante dei racconti. O forse il mio amore era soltanto in letargo, pronto ad essere risvegliato dalla penna di un'artista straordinaria come la Munro.

Leggendo i racconti della Munro, non saprei spiegare bene il perchè, mi tornava in mente un altro autore, scoperto l'anno precedente, le cui pagine mi avevan affascinata: Geoffrey Eugenides. Avete presente i libri che si iniziano a leggere con qualche perplessità, ma dai quali poi non ci si riesce a staccare? La trama del matrimonio è un po' così, nonostante la sua lunghezza l'ho letto tutto d'un fiato, e prima che me ne rendessi conto ero tornata in libreria e stavo comprando un altro libro di Eugenides, Middlesex. Middlsex è una storia incredibile, un po' saga familiare un po' romanzo di formazione che fa ridere, piangere e alla fine lascia stupefatti.

Ho già parlato anche di questo, ma devo ripetermi ancora una volta e dire che la scoperta dell'estate per me è stata Diario di un corpo di Pennac. Non c'era pagina che voltassi senza ripetermi "che bell'idea, proprio una bella idea". Quindi non vi dico altro, per non rovinarvi l'eventuale sorpresa.

Capitolo autori italiani. La scoperta di Elena Ferrante è stato un momento importante dell'anno, anche se essendo ferma al primo capitolo della saga probabilmente non posso esprimere un giudizio definitivo. Comunque non vedo l'ora di comprare i prossimi volumi, quindi ne sentirete parlare presto! Quanto ad altri italiani, quest'estate ho letto Le luci nelle case degli altri di Chiara Gamberale. Anche in questo caso, l'idea era molto carina e il libro mi è piaciuto, anche se in alcuni rari casi avrei cambiato qualcosa. Di certo comprerò gli altri libri della Gamberale, nonostante abbia recentemente scritto un'opera a quattro mani con Massimo Gramellini, dalla quale mi terrò debitamente alla larga (e vi prego, evitate i libri di Gramellini!).

Mi sono già dilungata troppo quindi cerco di essere più breve. Se vi piace la letteratura americana o volete leggere un bel libro proveniente dall'altra parte del mondo, ho un paio di proposte. Philip Roth,che qualche anno fa è stato premio Pulitzer per Pastorale Americana e che con cadenza quasi annuale sforna un romanzo degno di nota. Oppure Paul Auster, se siete amanti di New York e vi interessano le sperimentazioni letterarie non potete perdervi la sua Trilogia di New York.

Capitolo classici, e tra un po' smetto. Non so perchè pensando ai classici in questa mattina di gelo mi sono venute in mente due cose, comunque le condivido.
Se vi sentite vendicativi e avete un po' di tempo a disposizione, invece di mangiarvi le mani e rimuginare cercate in casa una copia del Conte di Montecristo e fatevi venire qualche buona idea con una delle storie di vendetta e avventura più famose della storia. Se invece siete in mood filosofico e volete riflettere sull'umanità chiedete a Milan Kundera (a scelta tra L'insostenibile leggerezza dell'essere, Lo scherzo e Il valzer degli addii) e sarete accontentati.

Chiudo con una certezza che mi guida nei rari momenti in cui non so cosa comprare. E quindi vi parlo non di un autore, nè di un libro in particolare, ma di una casa editrice: la Neri Pozza.
Neri Pozza pubblica i più bei romanzi storici e le più appassionanti storie al femminile che io abbia mai letto. E quando dico storie al femminile non penso a pizzi, merletti e sospiri d'amore. Tutt'altro. Le donne di Neri Pozza sono pioniere della scienza come in Strane Creature di Tracy Chevalier o grandi artiste come in La passione di Artemisia di Susan Vreeland.

Potrei proseguire, ma forse è il caso di fermarsi qui, per evitare che questo post diventi un libro a sè. Quindi non mi resta che augurare a tutti buon anno, e darvi appuntamento alla prossima settimana!

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