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venerdì 21 novembre 2014

Zuppa di cipolle e salvia con crostini al Gruyère

Lo ammetto, ho un problema con la Francia.
Per cominciare, i francesi non sono mai piaciuti. E fin qui, non me ne vogliano i francesi e gli amici residenti oltralpe, niente di strano: mi attengo al cliché (mi sembra proprio il post giusto per sfoggiare un francesismo).
Ma in fondo, perchè fermarsi al bieco luogo comune, al banale stereotipo? XD Si può fare di peggio, e in questo caso non me lo faccio ripetere due volte. Ebbene sì, perchè a me non piace neanche il francese. Sarà che lo trovo assolutamente impossibile da pronunciare, o forse che risveglia in me spiacevoli ricordi del tempo in cui ero costretta a studiarlo a scuola... Fatto sta che il suono della lingua francese mette a dura prova i miei nervi! Per qualche ragione tutti quei suoni morbidi e melodiosi e tutte quelle erre mosce turbano la mia psiche. E così, quando in diverse occasioni si finisce per parlare delle differenze linguistiche tra i vari paesi (sembra una follia, ma a me capita spesso!), si ripete, inevitabilmente, la seguente scena:

Persona X: "Ah, il francese! Ma avete notato che quando un uomo/una donna parla francese risulta incredibilmente più affascinante?"
Io: "Ehm, a me veramente fa schifo. Io adoro il tedesco!"
IMBARAZZANTE SILENZIO

D'accordo. Capisco che il tedesco possa non piacere, capisco tutte le simpatiche vignette che spopolano online e l'ormai vecchia storia secondo cui "i tedeschi sembrano sempre arrabbiati"...
Ma il mio è un amore spassionato, una cieca dedizione :) non saprei spiegarla altrimenti!

E veniamo adesso al terzo nodo della questione: Parigi. La Ville Lumière, la città più bella del mondo, la capitale degli innamorati. Ecco, parliamone.
Non sono completamente pazza, quindi non negherei mai la straordinaria armonia architettonica, la bellezza dei giardini, le strade ampie, l'atmosfera solenne, ma... C'è un ma! Dietro questa stupenda facciata si cela un'anima oscura, fatta di razzismo, classismo e problematiche sociali maldestramente nascoste, un po' come quei palazzi signorili con le fondamenta infestate di topi. È chiaro che la mia è una generalizzazione, e in quanto tale assolutamente parziale e attaccabile, ma è la sensazione che ho avuto camminando per la capitale francese.

E adesso uno si potrebbe chiedere: tutta questa presentazione, per poi realizzare una ricetta francese? Ebbene sì, perchè questa ricetta è un omaggio a un viaggio a Parigi. Ho cucinato con il sorriso, immersa nei ricordi: due donne, amiche di una vita, un fantastico compagno di viaggio (e amico anche lui! XD), due aerei, troppe ore in autobus, due amici (parigini d'adozione), tantissimi chilometri, cibo, risate, lacrime e litigate! Perchè in fondo non sono i luoghi che contano, ma le persone. E non c'è niente di meglio di un viaggio per imparare a conoscerle e a conoscersi meglio. 


Quella che segue non è proprio la ricetta originale della soupe à l'oignon, che prevederebbe una gratinatura in forno con un quintale di formaggio, ma una versione più light. Non poteva essere altrimenti, visto che ho preso la ricetta dal libro di Lorraine Pascale, che prima di diventare una famosa foodwriter, infatti, faceva la modella.

Zuppa di cipolle e salvia con crostini al Gruyère

Ingredienti (per 4 persone)
Per la zuppa
Olio di oliva
Una noce di burro
4 grosse cipolle
1 foglia di alloro
2 spicchi d'aglio
una manciata di foglie di salvia fresca
1 cucchiaio di farina
1 litro di brodo di manzo
una manciata di prezzemolo fresco
sale e pepe

Per i crostini
una baguette
75 gr di Gruyère
sale e pepe


Mettere sul fuoco un'ampia padella con l'olio e il burro. Pelare e affettare finemente le cipolle e metterle in padella con la foglia di alloro. Coprire e lasciar cuocere per circa 25 minuti, finchè saranno morbide. Nel frattempo tagliare finemente l'aglio e le foglie di salvia e metterle da parte.
Per i crostini, tagliare la baguette a fette piuttosto spesse (2,5 cm) e metterle sulla placca del forno ricoperta da carta forno. Grattuggiare il Gruyère e usarlo per ricoprire i crostini. Quando le cipolle saranno quasi pronte, infornare i crostini utilizzando la funzione grill, finchè non saranno dorati e il formaggio sarà sciolto (circa 5 minuti).
Non appena le cipolle saranno morbide, aggiungere l'aglio, la salvia, la farina e il brodo di manzo. Rimettere il coperchio. Quando la zuppa starà bollendo, rimuovere il coperchio e lasciar asciugare per 2-3 minuti. Aggiustare di sale e pepe.
Togliere i crostini dal forno, aggiungere il prezzemolo alla zuppa e servire

 


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