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venerdì 6 marzo 2015

L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello - Oliver Sacks

Quello di oggi non è un romanzo, o almeno non lo è nel senso convenzionale del termine.
L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks è, infatti, una raccolta di casi clinici. Dell'autore, celebre neurologo statunitense, si è sentito molto parlare ultimamente, purtroppo per un editoriale apparso sul New York Times nel quale egli ha dichiarato di avere un tumore in fase terminale. Cito uno dei passaggi dell'editoriale che mi hanno maggiormente colpita:
«Non posso fingere di essere senza paura, ma il mio sentimento predominante è la gratitudine. Ho amato e sono stato amato; mi è stato dato molto, e ho dato qualcosa in cambio; ho letto, viaggiato, pensato, scritto. Ho avuto una relazione intensa con il mondo [...] ma sopra ogni altra cosa, sono stato un essere senziente, un animale pensante su questo splendido pianeta: e questo è stato un enorme privilegio e un’immensa avventura».

 Tornando al libro, ho già detto che non è un romanzo in senso convenzionale. Tuttavia, se potessimo liberarci per un momento di questo sentire in modo convenzionale troveremmo che, nella misura in cui ogni romanzo è una storia, L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello racchiude in sè non uno, ma dieci o quindici romanzi.

La riproposizione in forma narrata del caso clinico è una tecnica che risale almeno a Freud ma che, come ci ricorda Sacks stesso all'inizio del suo libro, è stata progressivamente abbandonata con l'affermarsi di una scienza sempre più tecnologica e specializzata. Personalmente ho sempre problemi a valutare la questione della specializzazione: da un lato, infatti, essa ci permette di raggiungere livelli elevatissimi di conoscenza del particolare, dall'altro invece rischia irrimediabilmente di farci perdere la visione d'insieme.
Ed è proprio la visione d'insieme che Sacks cerca di recuperare in questo libro. I suoi casi clinici non sono un elenco di deficit e capacità registrati quantitativamente, ma le storie dei pazienti, la cui persona viene di volta in volta presa in esame nella sua complessità.
L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello è dunque una raccolta di storie, e di storie molto particolari. Credo che il mistero del cervello umano, il suo funzionamento, le sue infinite possibilità e la sua fragilità, sia uno di quei temi in grado di attrarre, senza dubbio in modi diversi, l'interesse e la curiosità di tutti. Trovarmi faccia a faccia (anche se attraverso le pagine di un libro) con alcuni paradossi e, se mi si passa il termine, prodigi della mente umana, ha scatenato in me sentimenti decisaente contrastanti: un misto di paura, spaesamento, meraviglia e consapevolezza che credo di non essere del tutto in grado di descrivere a parole.
"Il cervello è una sfoglia di cipolla" si dice dalle mie parti, riferendosi alla sua estrema fragilità. Leggendo le pagine di Sacks non si può che dar ragione alla saggezza popolare, e constatare tuttavia che c'è di più. La mente umana non è solo "una sfoglia di cipolla", ma uno strumento sorprendentemente, e a volte tragicamente, potente.
Un libro ricco, certamente non facile ma estremamente interessante. Consiglio a tutti di prendersi un momento di pausa e lanciare uno sguardo sulla nostra mente attraverso la finestra aperta dagli intensi racconti psicologici di Sacks. 

3 commenti:

  1. Ho letto 3-4 libri di Sacks anni fa, spinta da un interesse sia professionale che umano. Li ho trovati bellissimi. Raccontare principi di neuroscienze trasformandoli in romanzi, in storie. Geniale. Mi rattrista molto la sua malattia.

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  2. Dopo aver letto questo mi piacerebbe leggere anche gli altri, in effetti. Trovo incredibile la capacità di coniugare lo stile divulgativo con una prosa così ricca di contenuti.
    Buon weekend :)

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    1. Ti consiglio Risvegli (dal quale è stato tratto l'omonimo film). Probabilmente il meno "scientifico" nella terminologia, ma davvero emozionante.
      Buon weekend anche a te!

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