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lunedì 27 ottobre 2014

L'amica geniale - Elena Ferrante

Qualche settimana fa stavo sfogliando Vanity Fair e la mia attenzione da lettrice seriale è stata attratta da un articolo intitolato Il giallo Elena Ferrante. Ancor più che un "giallo" quello di Elena Ferrante è un vero e proprio mistero editoriale. Ebbene sì, perchè della scrittrice, autrice di sette libri di successo negli ultimi vent'anni, non si sa assolutamente niente. Non si sa dove viva, come sia fatta e quanti anni abbia, e neanche se sia un uomo o una donna.

Insomma, molte possibili ipotesi e nessuna certezza, se non quella che si tratta di una delle autrici (o degli autori?) italiane più apprezzate all'estero, soprattutto negli Stati Uniti.
Neanche a dirlo, qualche ora dopo aver letto l'articolo ero già alla Feltrinelli in cerca di uno dei libri "incriminati". Ho scelto di iniziare da L'amica geniale, il primo romanzo di una serie della quale in questi giorni è uscito il quarto episodio, intitolato Storia della bambina perduta.
Sarà che stavo attraversando una fase di bulimia da lettura (ne ho almeno una al mese ;)), ma nel giro di un giorno e mezzo avevo finito di leggere. Qualche giorno dopo, vagando per il web, ho trovato questo articolo, nel quale Paolo di Paolo confessa di ritenere ingiustificato il successo internazionale della misteriosa autrice. Io non sono certamente un critico letterario, ma dopo aver letto il romanzo non fatico a spiegarmi perchè abbia avuto così tanto successo.
Dopo un inizio assolutamente esplosivo, si viene catapultati nel mondo iperpopolato e rumorosissimo di un quartiere popolare della Napoli del secondo dopoguerra. Se inizialmente si fa fatica a tenere a mente i nomi e i legami di parentela tra i tanti personaggi, ben presto ci si rende conto che il lettore condivide questa confusione con le due protagoniste: Elena, che è anche la voce narrante, e Lila. All'inizio del libro le due sono bambine, frequentano le scuole elementari e il quartiere dove vivono sembra loro immenso e popolato da creature mostruose. Pagina dopo pagina, attraverso le parole di Elena, si assiste alla nascita dell'amicizia tra le due, alla loro crescita, alla progressiva presa di consapevolezza delle dinamiche del proprio ambiente e soprattutto al sorgere dell'irrefrenabile desiderio di ampliare i propri orizzonti.

Preferisco non entrare nei dettagli, perchè quella di Elena e Lila è una storia (a puntate, L'amica geniale è solo il primo episodio!) che merita di essere letta e assaporata pagina dopo pagina.   La Ferrante ha una straordinaria abilità di entrare nei personaggi quasi "senza filtri", ottenendo un risultato finale incredibilmente intenso, e in un certo senso spiazzante. Elena, la voce narrante, parla di sè e dell'ambiente in cui è cresciuta con una semplicità ed un'onestà disarmanti. E alla fine ci costringe ad ammettere a noi stessi che ogni relazione, anche l'amicizia più forte e l'amore più profondo, ha dentro di sè delle zone d'ombra.


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P.s. A venerdì mattina per la ricetta settimanale! Non anticipo niente :)

1 commento:

  1. Aspetto che tu mi porti il libro giovedì
    Anch'io sono in fase bulimica

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