Tra me e Londra è stato amore a prima
vista. Mi sono innamorata della città dal primo viaggio sul trenino
che collega l'aeroporto di Stansted a Victoria Station, mentre con la
fronte schiacciata sul finestrino osservavo la campagna trasformarsi
in uno dei centri più caotici del pianeta.
Sono stata a Londra due volte, e in
entrambe le occasioni camminavo per le strade con il cuore gonfio di
gioia. Non so spiegare bene perchè, ma mi sentivo bene. I parchi, le
librerie, i teatri, i locali, le persone, l'ordinata frenesia che
pervade ogni cosa mi hanno conquistata.
A Londra c'è tutto il mondo, e la
sensazione che tutto il mondo sia ben accolto. Non amo le città
grandi, perchè in qualche modo finisco sempre per sentirmi spaesata,
e la cosa mi crea inquietudine. Eppure, per Londra non è stato così.
Ricordo che prima di andarci per la prima volta avevo letto la famosa
affermazione di Samuel Johnson: "Chi è stanco di Londra è
stanco della vita, perchè a Londra c'è tutto ciò che la vita può
offrire." Dopo poche ore trascorse nella capitale del Regno
Unito, non potevo non trovarmi d'accordo.
Dalla stessa frase di Johnson prende le
mosse il libro di Simonetta Agnello Hornby, La mia Londra.
L'autrice, nata e cresciuta in Sicilia ma naturalizzata inglese, ha
vissuto a Londra per circa quarant'anni e nel libro racconta il suo
rapporto con la città, a partire dal suo primo viaggio in
Inghilterra a diciotto anni.

Non so
se per naturale curiosità o inscusabile tendenza al gossip, ma
entrare nelle vite degli altri attraverso le loro parole mi piace
tantissimo e riesce sempre a catturare la mia attenzione. Credo che
in un certo senso mi aiuti a mettere in prospettiva la mia vita e le
mie esperienze.
Un
altro aspetto decisamente interessante del libro è che lo si può
leggere come una preziosa guida turistica. Quante volte, in una città
nuova, ci si ritrova a desiderare di avere una guida del posto?
Certo, se chiedessimo a dieci persone diverse probabilmente
otterremmo in ogni caso consigli diversi. Ma non è forse questo il
bello? La Londra del libro, come del resto emerge dal titolo, è la
Londra dell'autrice. Nel mio prossimo viaggio, porterò con me i suoi
consigli
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